Ciao, sono Riccardo.

E questa è No/Lo Bolo.

Sono felice che tu sia qui.

Chi sono?

Mi chiamo Riccardo Astolfi e, sì, ho studiato Ingegneria Gestionale (no, non è stato un incidente, o forse si). Dopo un Master in Supply Chain, ho passato anni a mettere le mani in pasta, letteralmente: dalla pasta madre al plant-based, dai fermentati alle salse piccanti. Poi, un giorno, ho scoperto il mondo No/Lo e non ho più smesso.

Un percorso analcolico (ma frizzante)

Dopo aver sperimentato di tutto nel mondo dell’innovazione alimentare—fermentazioni, salse piccanti artigianali, alternative alcol-free al vino—mi sono reso conto che quello che mi piace davvero è raccontare un altro modo di bere: senza alcol, sì, ma con stile, con gusto, con curiosità. Con attenzione alla varietà, al saper fare, al terroir. Insomma, bevande che non ti fanno rimpiangere nulla (anzi, che fanno rimpiangere agli altri di non averle scoperte prima).

Perché No/Lo Bolo?

Bolo sta per Bologna, ovviamente. Ma può voler dire anche tante altre cose: ancora non lo so ma mi piace, lo scopriremo insieme. Oppure niente. Il punto è che questa newsletter parla di bevande fuori dal comune, con poco o zero alcol, senza paragoni, senza sensi di colpa e soprattutto senza noia.

Fuori dal lavoro

Sono padre di due figli e appassionato di camminate, trekking e orienteering. Se non sto scrivendo una newsletter, potresti trovarmi a Bologna, sotto i portici (mentre piove) o in qualche bosco, cercando ingredienti strani per il prossimo esperimento fermentato.

Se vuoi leggere qualcosa che ho già scritto, puoi dare un'occhiata nell’archivio.
E ho anche un’altra newsletter, più generica, sul food e filosofia, si chiama Gastrocene, la trovi qui.

Se invece vuoi inviarmi un feedback, consigliarmi prodotti da provare, oppure semplicemente offrirmi un kombucha, puoi trovarmi qui: Linkedin e Instagram, e ovviamente via mail.

A presto e buon No/Lo,

Riccardo